domenica 3 febbraio 2013

L'effimero squarcio nel buio

Gli venne da chiederle chi credette di essere quando apparve, improvvisa ed abbagliante, come lo squarcio di un faro dal promontorio, nell'oblìo di quella sua vita iniziata per caso e continuata per dispetto in un girare vuoto, lento e regolare fino al cinismo. Un fascio potente ed istantaneo rivelò un nugolo di pensieri che fluttuavano ingenui e tracciò un raggio luminoso che girando ne scoprì altri schizzare deliranti e forsennati. Impossibili da ordinare e tenere a bada. Assurdo dar loro una ragione.
Emerse dal buio, con una light coccolata tra quelle labbra che avvelenavano il Cuore e alitavano vita. Sembrava fosse solo lui ad aspirare quel fumo che avrebbe finito per uccidere, entrambi.
Gli venne da urlarle chi cazzo credette di essere ma non potè farlo, come dissolta nel fumo di una boccata o spenta in un ricordo, Lei non c'era più.


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