sabato 19 ottobre 2013

Cento giorni (2) (Drabble)

"Domani?" Ad ogni tramonto facevo la stessa domanda.
"Sì. Domani." E mi davo la stessa fiduciosa risposta.
Lui invece aveva smesso di parlare già il diciassettesimo giorno. Fu la sua fine. Per i successivi otto si limitò a consumare la razione d'acqua e cibo che gli toccava, la stessa che toccava a me; sempre più piccola. Poi si arrese e, crudele a dirlo, le mie razioni aumentarono.
Lo odiai quando vidi che smise di sperare. Ora capisco che devo la vita alla sua codarda rinuncia. 
Cento giorni sperduti in mare. 
Li ricordo tutti. Ho ancora delle razioni. 
E spero. 

Cento giorni (1) (Drabble)

Racconti brevi.
Brevissimi.
Composti con un numero di parole pari alle dita delle proprie mani o tanto lunghi da riempire quaderni, e notti. Drabble, Haiku, canti e poesie. 
Poi sospiri. 
Tanti sospiri. 
Ogni pulsione, ogni guizzo, ogni spasmo agonizzante dei suoi muscoli non era altro che un sussulto della sua anima. Un viaggio astrale. Un desiderio che si faceva parola e riempiva ogni spazio bianco (un pezzo di carta, una nuvola, il lembo di un fazzoletto) e ogni giorno
Ogni parola era un bacio su quel corpo distante ma reale e presente.
Cento giorni, ed ogni giorno era il primo.