domenica 21 dicembre 2014

IL VIAGGIO (drabble)

Erano anni che lettere ne arrivavano poche. Sempre meno. Scritte con la grezza ma tenera calligrafia degli infanti.
Il grosso delle richieste gliele riferiva l'elfo nerd una volta pervenute le email. Le snocciolava leggendole da aggeggi simili a una tavoletta, grandi quanto un palmo di mano, e lui ne trovava incomprensibile il funzionamento. Le renne poi, anziane e indisponenti, ritenevano ormai superfluo sobbarcarsi migliaia di chilometri e gli sbalzi climatici; un clic e ci pensava SDA.
''Poche storie!'' sbottò Claus schioccando le redini. ''Finché non mi pensionano si fa alla vecchia maniera.''
E anche quel Natale iniziò il viaggio.
 

mercoledì 17 dicembre 2014

LETTERA DAL FRONTE, Bamburgh 1482 (postato su Scripta Volant)

Mia amata Elizabeth, portate il nome delle più acclamate regine eppure il fato, e soprattutto i giochi di potere, vi hanno data per isposa ad un nobile decaduto i cui calzari ora affondano nel fango di una Contea sperduta di un Nord ostile; e ciò mi umilia e tormenta. Marciamo da giorni e per chissà quanti altri ancora languiremo nel marciume e nell'inospitalità di queste malsane terre, intenti nell'assedio del castello di Bamburgh. E così Worrick, un tempo il favorito del Re più pazzo che la storia abbia mai conosciuto, ora è solo un traditore da stanare e giustiziare. Ed io, mia cara, che con lui ho condiviso gloriose campagne militari e spartito i più fruttuosi bottini, lo consegnerò al boia affinché subisca l'ignominiosa fine che spetta a chi trama contro il monarca.
Vedi, o amata moglie, siamo tutte pedine sballottate per l'Inghilterra come fosse una scacchiera, ma basta compiacere il personaggio giusto nel momento giusto, e potremmo ritrovarci da pedine a giocatori. Un anno fa mi inginocchiai davanti al Re usurpatore giurandogli fedeltà; oggi lo disprezzo per aver elargito ad altri i favori ed i titoli che mi spettavano; ma presto troverò posto e grazia affianco al nuovo bastardo che reclamerà il trono. Nulla ossessiona più del potere. Bramarlo, conquistarlo, poi difenderlo. E' un fuoco. Arde e consuma chi lo ha tra le mani, mentre è saggio chi ne gode senza toccarlo. Re Edoardo è ridotto alla pazzia per esso, non resta che osservarlo logorarsi e poi augurare lunga vita al prossimo sovrano.
Credo, mia amata, di aver superato le righe giornaliere concesse dal sovrintendente. Sappiate che vi sono fedele, nonostante questi borghi pullulino di meretrici e di contadinotte assatanate. Siate assidua nella preghiera e presto vi colmerò dei beni che di cui avete diritto.
Perdutamente vostro,
sir R. Preston

IL NAUFRAGIO (postato su Scripta Volant)

Studiai a lungo le carte nautiche e i bollettini meteorologici, controllai meticolosamente l'attrezzatura elettronica, ogni bullone e ogni giuntura del Gitanic, il cruising ketch di cinquantadue metri che affittai per l'occasione. E, credetemi, certe occasioni non si può lasciarle scappare.
Salpammo da Angra do Heroismo all'alba. Non scelsi a caso il nome del luogo. Era appena salita, e con lei a bordo nulla andava lasciato al caso; non ancora.
Governavo la barca con sicurezza e gli istanti nei quali staccavo lo sguardo dal suo corpo, disteso al sole, li passavo a dare un'occhiata alle carte di navigazione. Doveva andare tutto alla perfezione. E ci andò.
La brezza che le accarezzava la pelle si fece man mano più insistente e fastidiosa; il placido dondolio sulle onde divenne un pauroso rollio tra flutti sempre più minacciosi. Lei mi si rannicchiò tra le braccia, mentre le sussurravo di non temer nulla, perchè era con me.
Quando passò la tempesta ci ritrovammo ancora abbracciati. Persi nell'oceano, con le vele squarciate, il motore in panne, la radio ''sfortunatamente'' fuori uso, ed io che mi mordevo la lingua per nascondere la felicità.

IL REGALO PER BABBO NATALE (postato su Scripta Volant)

Una mano, avvolta nel guanto bianco, scorse il vitino liscio che si agitava lento e sinuoso, mosso dal piacere che l'altra mano le procurava esplorando tra le gambe.
''Oh,'' mormorò il pacioso e rubizzo vegliardo, ''sicuro hai più di vent'anni?''
''Sì sì sì... ventitré!'' rispose tra un ansimo e l'altro, quasi squittendo.
''Bella. Fresca. Soda e formosa. Sei perfetta.'' Notò il vecchio mentre controllava l'idoneità del prodotto tastando e soppesandogli le tette. ''E' davvero acuto questo bambino.''
''Guarda.'' Indicò alla ragazza i sacchi stracolmi di pacchi dai colori sgargianti. ''Mi chiedono trenini elettrici, biciclette, videogiochi e palloni; ma nessuno ha mai chiesto in dono un pezzo di figliola come te.'' La contemplò aggiustarsi la minigonna e riagganciare il reggiseno.
''Nessuno mai, prima di questo bambino italiano'', sbirciò il foglietto attraverso le lenti sulla punta del naso, ''di questo Silvio B. Uhm.'' Prese a dondolare sulla sedia assorto e dubbioso, poi il faccione, pieno e rubicondo quanto l'abito indosso, sì illuminò esterrefatto. ''Ma sì, Silvio B.! Ahah, il solito porcello! Altro che: 'sono stato un bambino buono'...'' appallottolò il foglietto lanciandolo tra i ceppi ardenti. ''Mettiti comoda, bellezza!'' rivolse un sorriso goloso alla pin-up. ''Tu resti qua. Tu sei il mio regalo di Natale. Oh-oh-oh.''

giovedì 4 dicembre 2014

La partita a Poker (postato nel gruppo Scripta Volant)

Il ''marsigliese'' spizzicava le carte con quella lentezza e solennità che usano esibire i giocatori professionisti, o i druidi che officiano un rituale. Aristide Piottini invece se le rigirava tra le mani impaziente di schiaffare sul tavolo verde il poker d'assi che gli avrebbe permesso di recuperare la forte somma di denaro persa quella sera, e magari farci uscire anche il Cartier da duemila euro che la sua tenera Carlotta, fresca sposa, sbirciava su Internet con timore e vergogna, neanche smanettasse su youporn.
Aristide Piottini ne era sicuro; una mano così la batti solo se scartocci sul tavolo una scala reale. E per quanto il ''marsigliese'' fosse un eccellente e rinomato pokerista non poteva mica fabbricarsele sul momento le carte che gli servivano. E invece sì. Calò la scala reale e l'Aristide si ritrovò sotto di parecchio nei confronti di quell'eccellente e rinomato figlio di puttana.
Deglutì e sbiancò in viso mentre le dita che poco prima reggevano sicure le carte ora tremavano, quasi umiliate. Con terrore realizzò che sarebbe uscito da lì o con le ossa rotte o rinunciando alla Spider 2.0 Q.V. serie Hard-Top dell'86. Regalo di nozze del buon suocero. Restò di stucco quando, invece che reclamarne le chiavi, con fare sardonico il lestofante si informò sulle misure della novella signora Piottini...
''Ah beh che sarà mai.'' Aristide strinse rincuorato le chiavi della Spider, grato per quella mano stavolta girata meno peggio del solito.

martedì 14 ottobre 2014

DI BACI SAZIAMI...*

''Quanti tuoi baci ci vorranno per avvelenarmi? Lo corro volentieri il rischio, sulla tua bocca.''
Ammiccò di gusto alla battuta mentre gli gettava le braccia al collo e sporgeva le labbra, tinte di un ammaliante e caldo Rosso Max Factor.
Aveva sempre odiato lui e le sue battute; e con la giusta dose di veleno nel rossetto...

*racconto in 50 parole

DECISIONI DRASTICHE*

''Oh madama! Sublime creatura,
vogliate, ve ne prego, esser sincera. Ditemi... qual veleno mi avete instillato nella mente; negli occhi; nel sangue...
per far sì che io non viva più d'altro che di voi?...''
Madame R. sbuffando arrotolò la pergamena. Aveva sbagliato le dosi.
Decise di passare all'archibugio.

*racconto in 50 parole

Horror wood

Sollevai la testa, ancora frastornato per qualcosa di cui non provavo ricordo. La vista annebbiata non mi offriva che l'agitarsi di una figura sottile e sinuosa, come una fiamma di candela in mezzo agli spifferi. Feci per alzarmi ma una scarica di fitte mi investì cruda e prepotente dalla schiena ai piedi. Servì almeno a ravvivarmi i sensi.
La ragazza, avvinta ad uno strano essere, pareva lottare con tutte le sue forze. Poi capii quanto fosse sbagliata la mia impressione -e indiscreta la presenza.
I lunghi capelli si diramavano in mille direzioni, disegnando i raggi di un sole nero sul manto autunnale di foglie secche e crepitanti. La pelle diafana risaltava nell'ombra dell'amante e del bosco. Si trasfigurò di una luce inquietante e glaciale quando l'amplesso raggiunse il suo culmine. Lui si dissolse in vortice e lei mi fissò con uno sguardo truce, ed affamato.
Svenni di nuovo e quando fui ridesto un sapore ferroso e denso mi soffocava. Nonostante banchettasse china sulle mie interiora non potei, scorgendole il viso, evitare un pensiero su quanto fosse bella. Rantolai flebile accogliendo il sopore che prendeva ad avvolgermi. E mi rilasciai.
Non date passaggi alle autostoppiste che incontrate su strade che tagliano i boschi. Soprattutto se di notte.
Soprattutto se dall'aspetto innocuo e terrorizzato.
Soprattutto se belle.

giovedì 21 agosto 2014

M'ama non m'ama

M'ama non m'ama... dai, è più o meno la stessa cosa...
Lo incoraggiò con un buffetto sulla guancia. Dai dai, su... Ne seguirono altri due più decisi che gli fecero riprendere i sensi.
Perché torturare un fiorellino tanto delicato... Ci hai già pensato tu a questo, pedofilo figlio di puttana... Ora facciamo a modo mio...
Infilò il bossolo nel tamburo, con un colpo secco del polso lo riportò in asse e con il palmo lo fece ruotare per bene. Gli puntò la canna nella patta dei jeans e la premette facendolo sussultare terrorizzato.
Giochiamo a spara o non spara... E credimi, lo fissò con un sorriso pieno di rabbia, prima o poi spara.

venerdì 6 giugno 2014

LEI. IL LIBRO DELLA SUA VITA

Dalla prima all'ultima pagina e poi, voltando questa, ritrovarsi, come per magia, all'inizio. L'amore può essere infinito, magico, e va letto e riletto, come un buon libro.

 

giovedì 6 febbraio 2014

"O adorabile strega,"

La mano svela un inusuale tremore nel calcare la punta della penna d'oca sulla pergamena. Tremore che, nel tragitto tra il calamaio ed il foglio, ha cagionato la caduta di una goccia d'inchiostro sullo scrittoio. La macchia nera che ristagna sul piano è dal giovane scrutata attentamente, come se, a seconda della forma assunta, fosse indicatrice di chissà quale fosco presagio. Egli però, dopo anni di segreto amore per l'avvenente figlia del mugnaio, è deciso a non nasconderle oltre quel suo tenero sentimento, e lo dimostra con un deciso scrollar del capo ed un vergare di penna più disinvolto. "...è risaputa, in tutta la Contea, la Vostra predilezione per quegli errabondi cialtroni dediti al gioco d'azzardo ed alle pinte di birra, assai poco curati nell'aspetto e nell'anima. La posizione della mia stanza permette di ammirare, a metà collina, il maestoso albero di noce e di osservare le lascive ed inenarrabili copulazioni a cui vi lasciate oscenamente andare, credendovi celati dalla sua verdeggiante chioma. Ahimè mai, in vita mia, ho frequentato le bettole ove pullula la gentaglia a cui tanta importanza date, né ho mai permesso alla mia barba di attardarsi più di un giorno sul mio mento; ho trattato ogni donna con la grazia che si deve ad una sovrana, sfiorata con un bocciolo di rosa, mai offesa con un gesto sgarbato... mai. O adorabile strega, e sia! vi piacciono i dannati, ma, diamine, se voleste per una volta cambiare gusti!...

giovedì 9 gennaio 2014

I miei "Romanzi in 10 parole"* -I primi 50-

AUGURIO
Ho visto le sue labbra. Ci passerei tutto il duemilaquattordici...

ARDORI NATALIZI IN CHAT
Vai sotto il vischio e acchiappa questo mio bacio mozzafiat...

NON SONO ABITUATO A TIRAR TARDI (NEANCHE IL 24 DICEMBRE)
Ho sonno, ma... voglio... fare a... tutti voi... tanti... zzzzzzz...

SPIEGAZIONI
Il mio bacio? Due labbra affamate che divorano le tue.

POTENZA DELLA CARTA
Tra noi.
Distanza abissale, colmata dalle pagine di un libro.

LE MIE DOMENICHE BESTIALI
Tra una biro ed un foglio, a raccontarmi di Lei.

TENERO AMORE IN CHAT
Un bacio intenso, rubato (e nascosto) tra faccine e punteggiatura.

ARTE HD
Okay, toglietemi tutto ma non il canale 400 di Sky.

ORO? NO GRAZIE.
Il mattino piu' prezioso ha il Suo sapore in bocca.

CONDIZIONE
10 parole un romanzo?
Okay però...
Voglio scrivertelo sulla pelle.

SABATO 14
L'ho incontrata in libreria. Un bacio lungo un romanzo.

IL NOSTRO INCONTRO
Un foglio bianco.
Dove vergare desiderio e passione fatti inchiostro.

QUANDO...
...Oltrepassi quella porta non entri tu, ma la mia anima.

LO SCRITTORE
Baciò la penna sussurrandole: ti prego, raccontami ancora di lei.

SPAZI
Alitando sul vetro c'è abbastanza condensa per scrivere romanzi.

SENSAZIONI
Fissavo le sue labbra ferme. Impietrito affogavo in quel silenzio.

PRESENZE
Non ho un nome. Se vuoi chiamarmi basta un sospiro.

LA VITA E' UN ROMANZO (1)
Pagine scritte con inchiostro indelebile, e altre con quello trasparente.

LA VITA E' UN ROMANZO (2)
Ogni capitolo iniziava con: "Lei", e terminava coi puntini sospensivi.

IL MONDO
Tutto sbagliato. Tutto da rifare.
Dov'è il tasto ''reset''?

DISTANZE
Dei miei sogni faccio dita.
Per sentire le tue carni.

ESSERE
Innamorato pazzo.
Da sbatterci la testa.
E raccoglierne i cocci.

RISVEGLI.
Perse tutto. Poi capì: era il momento di vivere davvero.

DI LABBRA (4)
Quelle labbra sporche di gelato. Le assaporai tutta una Estate.

ODORI
Mi avvicinai a quei capelli.
Avevano il profumo del sole.

Di LUOGO E DI STATO
Poi disse: Va' all'Inferno!
(Come se mi trovassi altrove).

PERCORSI
Il viaggio più lungo e tortuoso, da me a te.

TEMPI ODIERNI.
Alla fiera dell'Est... neanche un soldo per comprare il topolino.

ROMANZO IN 10 PAROLE.
Lei. Eccolo il mio romanzo. Le altre 9 non servono.

DI LABBRA (3)
Labbra d'inchiostro. E scrissi un romanzo sul suo corpo.

DI LABBRA (2)
Dopo il primo bacio mi fermai.
Rifiatai, preparandone altri mille.

DI LABBRA
Riconoscerei le tue labbra tra mille. E le tue bugie.

E SE QUELLA E' TERRA...
Mi è sempre più dolce il naufragar in questo mare.

ROMANZO IN 2 PAROLE
La fissò negli occhi, le disse "ti amo." Continualo tu.

INVIDIE.
Baciata dal Sole, accarezzata dal vento, cullata dalle onde. Lei.

SULLA SPIAGGIA.
Accostò una conchiglia all'orecchio, udì tutte le bugie delle onde.

LO STOLTO INNAMORATO.
Ha volato verso il Sole, ma con ali di cera...

PROMESSA.
Quando L'inverno Sputerà Gelo Sul Tuo Volto Mi Farò Sole.

SCOPERTE
Mi avvicinai a quei capelli.
Avevano il profumo del sole.

L'EVASO
Fuggì, sempre. Da ogni posto. Ma da se stesso mai.

IL SOLITO ESAGERATO
Usare
10
Righe
Per
Scrivere
Una
Frasetta
Di
10
Parole.

LOGICA
La vita è sogno?
Allora perchè non mi lasci dormire!

INSOPPORTABILE
Vorrei incontrarti tra cent'anni.
Ma se ritardi è meglio.

FOGA? FUGA?
No, signor Mike. La vocale da comprare è un'altra.

CERTE PAROLE
Scrollarsele da dosso, come gocce di pioggia dall'ombrello riposto.

PAROLE ADDOSSO
Alcune scivolano innocue.
Altre son lame che lasciano il segno.

ACCORDI
E se ti parlerò d'amore cambia discorso, ti prego.

PAGLIACCIO IN AMORE
Deve sorridere e far ridere. Anche se sotto il trucco muore.

STESURE
Le diedi vocali e consonanti. Il romanzo lo scrisse lei.

RECRIMINAZIONI DI UNO STOLTO
Lei era Luna. Io fissavo il dito che l'accusava.