"Domani?" Ad ogni tramonto facevo la stessa domanda.
"Sì. Domani." E mi davo la stessa fiduciosa risposta.
Lui invece aveva smesso di parlare già il diciassettesimo giorno. Fu la sua fine. Per i successivi otto si limitò a consumare la razione d'acqua e cibo che gli toccava, la stessa che toccava a me; sempre più piccola. Poi si arrese e, crudele a dirlo, le mie razioni aumentarono.
Lo odiai quando vidi che smise di sperare. Ora capisco che devo la vita alla sua codarda rinuncia.
Cento giorni sperduti in mare.
Li ricordo tutti. Ho ancora delle razioni.
E spero.
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