lunedì 4 febbraio 2013

La spiaggia

La camminata è incerta e sofferente, su gambe segnate dalla fatica di mille viaggi. Tutti iniziati con un passo, come direbbe un saggio, e tutti interrotti per un bisbiglio, come succede ai pazzi.
L'amore, su quelle gambe, tremava fino a staccarglisi di dosso; era un frutto in fioritura stecchito e portato via da una folata di vento glaciale.
Quante forti Parole. Sembravano sassi. Scagliate contro il Sole si son poi mostrate bugie di cera; vele maestose che promettevano rotte felici e interminabili e si sono accartocciate sotto i primi flutti. E lui è rimasto lì, sulla spiaggia, ad aspettare e credere ad ogni Primavera.
Ora passa gli Inverni in precario equilibrio sui ciottoli, in riva ad un mare freddo e anonimo. Li scruta tutto il giorno per leggere tra le striature calcaree quelle promesse scambiate dagli innamorati e poi dimenticate lì.
Chi vuole trova amore dappertutto, e dolori.

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