sabato 25 agosto 2012

Ossessione

Era la sua ossessione. Ne era prigioniero. Si era arreso e consegnato ad una folla accalcante e primitiva, ululante ed oscena, fatta di tutti i pensieri che dilaniavo la sua mente. Non li combatteva più. No. Troppo numerosi. Troppo agguerriti. 
"E poi le loro grida... ti piegano le gambe, ti fiaccano il respiro. Sei sconfitto prima ancora di lottare. Il solo sentire quelle urla ti inchioda a terra e non c'è scampo. Puoi solo chiedere pietà. Ed io l'ho fatto. Lei lo ha fatto. E le ho sorriso. Era una troia. Mi tradiva con tutti. Tutti i miei amici, tutti i suoi amici. Ogni conoscente. Ogni passante. Mi avrebbe tradito col mondo intero se non l'avessi...Oh cazzo, la testa mi scoppia. Non sente queste voci?...Io non volevo...mi ha costretto. Guardi!" Indica all'agente un corpo riverso sul pavimento,in una pozza di sangue. "Le guardi il volto. Sorride. Anche adesso. Gode. Mi tradisce ancora, la troia. Vede?Oh, la mia testa... Lei non sente la folla? Ho dovuto farlo..."

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