Traiettorie ardite. Sfrecciate assurde. Passaggi folli che rasentano spuntoni crudi di roccia. Dove ci si spezza ossa, cuore ed Anima. E precipitare è un attimo. Ma a volare non si rinuncia. Mai.
sabato 25 agosto 2012
Come stai? (2)
"Come stai?" Sussurrò a testa china, come se parlasse da sola.
"Bene, ora è tutto diverso. E' meglio." Le sfiorò il mento con due dita, invitandola ad alzare lo sguardo. Le sorrise, e sparì.
Un istante dopo un brivido la scosse quando un bacio le si posò dietro il collo. Si morse le labbra cercando di trattenere il pianto.
Lui spuntò da dietro e notando le lacrime rigare quel visino pallido sparì di nuovo. Ogni volta che si dissolveva piccoli turbini d'aria sollevavano le foglie morte sul prato facendole roteare per poi riassopirsi nell'oblio.
E le riapparì, di fronte, con in mano un fiore luminoso e sconosciuto. "Da voi non ne esistono così", disse porgendoglielo, "l'altro mondo ne è pieno."
La guardava sempre con un'espressione dolce e protettiva. "Dai, non devi struggerti così... L'ha voluto il Destino. Doveva andare così. Lui ci crea, e poi gioca."
Lei liberò tutto il pianto che sopprimeva dentro di se.
Lui continuò, "Un killer di professione uccide il candidato favorito alle presidenziali. Hai fatto solo il tuo lavoro. E sai che ti dico," si avvicinò sussurrandole, "i tuoi occhi...li fissavo mentre premevi il grilletto...erano i più belli che avessi mai visto." Le diede un bacio, solo sulla guancia, ma sufficiente a darle la sensazione di venir proiettata fuori dal corpo, e vibrare in un'altra dimensione. Durò pochissimo, il tempo di uno schiocco di labbra, ma fu meraviglioso.
Poi sparì.
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