Anna fissò il tramonto. Jacques sellò il cavallo, assicurò la spada alle cinghie di cuoio, si avvolse nel pesante mantello e si avviò per il sentiero un'ultima volta.
Un tempo, felici e spensierati, si giurarono un amore eterno, poi le loro strade si divisero. Anna era bella; troppo, per non attirare le bramose lusinghe di un Re. Divenne Regina ma era tutta passione e niente scaltrezza. Una pedina incantevole mossa da mani avvezze a giochi di potere. Jacques girò l'Europa, era in gamba nel suo lavoro. Non si rividero per anni, poi lei mando a chiamarlo. Voleva solo lui per quel compito.
Jacques varcò la soglia della sua destinazione in una cupa alba di Maggio. Aveva deciso, sarebbe stato il suo ultimo lavoro. Il loro ultimo giorno.
"Vostra Maestà." Il Conestabile, affranto, entrò nella cella. "Il boia è giunto."
Questo racconto lo trovo bellissimo.
RispondiEliminaSmack :-*