lunedì 19 agosto 2013

La partenza

Stavo per andarmene, da solo, quando vidi una ragazza, con la pelle bianca come la neve raggiungermi affannata e tremante nel sottoscala. Ansimò un po’ poi sfilò dalla giacca una custodia metallica.
Un sorriso impaziente, “vedrai vedrai”, e gli occhi arrossati ma di un nero ancora vivo. Tenacemente vivo.
Aprì l’astuccio, tolse due siringhe, sussurrò qualcosa su dei cristalli (non la capii). Srotolò un sacchetto di cellophane, prese dei granuli bianchi e li versò in un cucchiaio. Aspirò con l’ago un liquido da una boccetta e lo schizzò sui granelli che presero a friggere quando scaldò il cucchiaio con la fiamma di un accendino.
La fissai sorpreso e quasi seccato. Cos’è?
Oh, sussurrò, un sogno. Un bellissimo sogno. Ed un viaggio.
Stavo per andarmene da solo. Mi prese il braccio, e partii con lei.

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