lunedì 8 luglio 2013

L'uppercut

Idiota. Lo vedo il sorrisetto del cazzo che cerchi di trattenere e nascondere sotto l'espressione seria. No! Risparmia la menata sull'amore in più che ricevete rispetto a quel che date. 
Non ho nulla darti, io. Nulla, o forse sì. Qualcosa c'è. Ecco bravo, prendi i tuoi applausi, ammalia il tuo pubblico e fai qualche passo da questa parte. Sì così, ancora un po'. Quanto basta per venirmi sotto tiro...

C. B. ebbe uno spasmo improvviso. Uno scossone produsse un rumore metallico poi la caviglia si liberò dal cinturino in velcro che l'assicurava al poggiapiedi. Partì un siluro, inaspettato e tremendo. Un uppercut fulmineo e potente sferrato con l'unica parte del colpo che gli funzionava.

E il pomposo nuovo direttore della "Casa Di Sostegno Per Figli Sfortunati Di Maria Ausiliatrice" fu preso in pieno mento e riversò l'insulso sorriso là dove meritava, la terra battuta.

C. B., ed il suo piede sinistro.

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