sabato 13 luglio 2013

L'insolito colpo

Il Carnevale impazzava per le strade del paese. Le musiche irradiate dai carri ed il vociare caotico dei festaioli avevano opportunamente coperto il rumoreggiare degli attrezzi del mestiere. Era stato tutto studiato con attenzione. I tempi calcolati al nanosecondo. Il giorno perfetto era quello. Tra la banda del buco e la cassaforte del Banco di San Venturino c'era ora solo la griglia del condotto di areazione.
"Dottore, le dico che l'ho visti. Due pinguini e il gabibbo!", agitava frenetico le mani, "son sbucati dal muro, si son guardati attorno, han bestemmiato e sono spariti infilandosi là!"
"Sì sì, certo, le credo. Ora prenda le pillole e riposi, signor... Napoleone. Si ricordi che dovrà affrontare una dura battaglia, a Waterl". 
"No no no! Non mi tratti come un idiota! Ieri ero il Bonaparte, oggi sono... sono Hemingway."

Altrove. "Tranquilli, ho studiato la mappa alla perfezione! Eh? Terzo piano di Psichiatria, puah."
"Ma capo... eppure l'ho stud"
"Vaffanculo!"

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