L'avevo nascosta. Imparato a tenerla a bada. Renderla innocua come una serpe stretta tra le dita, a fermarne l'infida testolina. Incapace di iniettare veleno, quello blu della paura.
Nulla più mi faceva provare quell'attimo che ferma il fiato nei polmoni o fa pulsare la gola e divampare il sangue nelle vene. Poi conobbi una donna. E la sua voce penetrò sinuosa creando crepe nella mia fortezza. Sbriciolando paziente ogni grado di difesa. Per raccogliere i suoi 'ti amo' allentai la presa su quella serpe e da allora, al solo pensiero di perdere quel miracolo cadutomi addosso, la sento strisciare viscida nello stomaco, e mordere, ogni volta che Erika dice, "Vado."
Rigido, freddo, sprezzante. Convinto di non temere nulla; non feci i conti con il fatto che l'amore è anche paura.
Rigido, freddo, sprezzante. Convinto di non temere nulla; non feci i conti con il fatto che l'amore è anche paura.
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