lunedì 16 febbraio 2015

Master Story

Eligio Pistolotti si era scelto un nick imperioso e con un retrogusto ammaliante; di quelli che le slave si prostravano intimorite al solo passare in bacheca, fantasticando di turpi sottomissioni e lascivi giochi erotici.
Eligio Pistolotti era di poche ma truci parole e sguardi tenebrosi e perentori; o quantomeno lo erano quelli che postava sul profilo. Il particolare degli occhi inchiodava allo schermo visitatrici sospirose e inumidite. Difficile dire se fossero i suoi; agli appuntamenti si presentava schermandoli con occhialoni scuri dalla foggia accattivante.
Era di sessione. Il corpo nudo, disteso su un tavolaccio, di ''umilecagnetta88'' si rifletteva su quelle lenti cromate. Armeggiava con spaghi e mollette sul generoso e ansante petto della ragazza quando la suoneria monofonica di Matrix si irradiò nel sottotetto adibito a dungeon modello Torquemada.
Eligio, dal nick cazzuto e l'espressione arcigna, si incurvava annichilito man mano che dal cellulare gracchiava un vocione minaccioso.
''Sì picc... ah, senza i pezzi di frutta? oh, scusa. Sì. Sono un coglione...'' assentì remissivo. ''Adesso?!... No no nessun problema. Vado subito puccettina mia...''
Chiusa la chiamata si schiarì la voce, riassunse un piglio severo e sentenziò la fine della seduta.

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