Sai di buono, sussurrò bramoso il lupo, chino tra le cosce dell'imprudente ragazzina.
Quell'alito di un caldo animalesco le scorreva sul pube, il forte odore di selvaggio della pelliccia le penetrava nelle narici. Era lui a sapere così intensamente di quel vigore rabbioso e famelico da renderlo tanto pericoloso quanto irresistibile.
Sollevò il capo e con un'avida leccata si raccolse il nettare intriso sul muso.
Lei sembrava sciogliersi, distesa tra l'erbetta; la mantellina strappata ed il cestino rovesciato con le cibarie sparse sul prato mentre l'affannoso languido respiro andava riprendendo un ritmo più regolare.
Non te l'hanno detto al villaggio di non passare da qui, dove c'è un brutto lupaccio?
Sì, rispose con gli occhi sgranati dal piacere che ancora le vibrava nelle viscere, mi hanno avvisata... lo fanno ogni volta che m'incammino sul sentiero...
Già, c'è un sentiero ben segnato, mormorò pensieroso l'animale. Come hai fatto a perderti allora?
Oh no, sorrise. Non mi sono persa...
Già, c'è un sentiero ben segnato, mormorò pensieroso l'animale. Come hai fatto a perderti allora?
Oh no, sorrise. Non mi sono persa...
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