Stavolta non scende dal camino ma sale le scale a passo pesante. Un tonfo dietro l'altro sotto gli scarponi, brevi soste ad ogni pianerottolo poi l'approdo davanti al portone giusto. Qualche secondo per prendere fiato ed impostare l'Oh Oh Oh!, suo cavallo di battaglia.
Emma apre e lo stoppa subito, col dito sulle labbra, indicando la stanza. "Dormono", gli bisbiglia e sorride. "Oh... -annuisce deluso- potevi tenerli svegli un altro po', almeno stasera. Li avrebbe fatti felici vedermi."
Quando si china e sistema due pacchi sotto l'albero lei lo abbraccia da dietro, affondando le mani nella soffice barba bianca. Babbo Natale sussulta, si gira e resta di stucco, la vestaglia si affloscia ai piedi della donna, svelando un corpo da Dea su cui riverberano le lucine degli addobbi. "E a te?, gli sussurra ammaliante, ci ha mai pensato nessuno a farti felice?"
Quando si china e sistema due pacchi sotto l'albero lei lo abbraccia da dietro, affondando le mani nella soffice barba bianca. Babbo Natale sussulta, si gira e resta di stucco, la vestaglia si affloscia ai piedi della donna, svelando un corpo da Dea su cui riverberano le lucine degli addobbi. "E a te?, gli sussurra ammaliante, ci ha mai pensato nessuno a farti felice?"
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