Arriva. La cinge e la fa sedere sul tavolo apparecchiato. L’iniziale frenesia dei gesti spazza l’ordine di posate, piatti e bicchieri. Lei gli prende la testa e se la guida tra le cosce aperte, spinge ed il muso vi affonda. La bocca inizia a frugare, lei a sospirare. Lascia la presa sui capelli ed afferra la tovaglia arricciandola. Gli stringe i seni, lei si morde il labbro, geme, inarca la schiena. Una chiazza rosso barbera si allarga sulla tovaglia.
L’aria bollente e peccatrice è raggelata dal suono metallico del cellulare.
“Mio marito! Che vorrà adesso!?” Risponde fissando l’amante con aria interrogativa.
“Tesoro! Chiuso aeroporto! Voli cancellati! Ti porto a cena fuori. Cinque minuti e son da te!”
(Voce fuori campo: “Ecco un buon motivo (uno solo) per non buttare via un telefono.”)
*Tema del Gruppo Facebook 'MICRO RACCONTI SEGRETI'
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