Traiettorie ardite. Sfrecciate assurde. Passaggi folli che rasentano spuntoni crudi di roccia. Dove ci si spezza ossa, cuore ed Anima. E precipitare è un attimo. Ma a volare non si rinuncia. Mai.
sabato 4 maggio 2013
Sugli amori uccisi
Ma si poteva amare fino ad uccidere? Si poteva arrivare a questo? No, certo che no. Quello era puro egoismo. Odio cieco ed irriconoscente. L'amore, quello vero, era il più galante dei sentimenti e piuttosto che deteriorarsi assumendo le orribili fattezze di uno spietato assassino si fermava, ritirandosi silenzioso, un passo prima, quando la sua pronuncia era ancora un sussurro soave e rassicurante; quando nello stomaco era tutto un frullo di ali, e non la fitta di una lama. L'amore il sangue sapeva farlo fluire, bollente nelle viscere; non a chiazze sul terreno. Le carni pulsavano di una vita propria ed i sospiri erano soffi caldi di vita, non spifferi gelidi e mortali.
Ogni amore ucciso ha spento una stella, sospirò alzando lo sguardo. Erano milioni. Ora il cielo è un manto nero. Ora il cielo non ha più senso.
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